Gaudenzio Ferrari, Angelo con la Sindone, volta Cappella della Santa Corona, affresco, 1540-1542, Basilica di Santa Maria delle Grazie, Milano, Italia.
La volta, suddivisa in quattro vele, presenta coppie di angeli che recano gli strumenti della Passione.
La Cappella della Santa Corona era gestita dai confratelli aderenti alla Confraternita di Santa Croce, che perseguiva scopi di assistenza ospedaliera. Nel testamento di uno dei consiglieri “seniori”, Bernardino Ghilio (già committente di Bernardino Luini per l’oratorio di Santa Corona), redatto il 10 ottobre del 1539, si fornivano precise disposizioni affinché si facesse dipingere “unam anchonam pulcherrimam” e inoltre la si decorasse con affreschi relativi alla “vitam et passionem Domini nostri Jesu Christi”. Tra le varie indicazioni del testatore vi era anche quella di affidare il lavoro “a bonis pictoribus”. I due pittori individuati per portare a compimento questo prestigioso incarico furono Tiziano Vecellio e Gaudenzio Ferrari, verso i quali si scalano i pagamenti giunti tra il 1540 e il 1543, anni in cui fu realizzato l’intero apparato decorativo della cappella. Purtroppo la pala che Tiziano realizzò per la Confraternita di Santa Corona, raffigurante l’Incoronazione di spine, fu requisita dai soldati francesi nel 1797 e finì al Museo del Louvre, dove ancora si trova.
Segnalato da Cristina Gatti
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