Maestro della Redenzione del Prado, Santa Veronica con il velo, part., Crocifissione, trittico, olio su tavola, 1450 ca., Belgio. Museo del Prado, Madrid.

L’anonimo artista, autore di una serie di opere chiaramente influenzate da Rogier Van der Weyden, prende il nome dal Trittico della Redenzione, il suo capolavoro giunto in Spagna nel 1526.
Il trittico rappresenta gli elementi principali della Redenzione. Nel pannello centrale è rappresentata la Crocifissione con un doppio bordo di scenette, il primo con storie della Passione e della Resurrezione e la seconda con la rappresentazione dei sette Sacramenti. Nel pannello di sinistra, la Cacciata dal Paradiso Terrestre con scenette dei sette giorni della Creazione; nel pannello di destra il Giudizio Universale con scenette sulle opere di misericordia.
La Crocifissione con Maria e Giovanni si apre sull’interno di una chiesa (probabilmente Santa Gudula, ora cattedrale di Bruxelles). Sul pilastro tra il transetto e il coro è appesa una tavola con Santa Veronica col sudario. Secondo il Pearson l’opera è significativa perché indica come era posizionata la veronica nelle chiese, non è escluso però che l’artista abbia voluto situare il sudario immediatamente vicino al perizoma insanguinato di Cristo, questo secondo la tradizione era il velo che Maria donò al Figlio per coprire le sue nudità il momento della Crocifissione.
Descritto da Pearson in Die Fronica, n.39.

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