Santa Veronica con il velo, calvario monumentale, scultura, 1450-1470, Tronoën, Saint-Jean-Trolimon, Bretagna, Francia.
(foto Manfred Escherig)
I calvari di pietra sorsero come riposta al rilassamento della fede, iniziato qualche secolo dopo l’epoca dei Santi Fondatori, e si manifestò con un ritorno alle pratiche pagane e l’adesione alle eresie. Nel XIV secolo giunsero in Bretagna i primi missionari, soprattutto Domenicani (tra i quali san Vincenzo Ferrer 1350-1419). La popolazione aderì e si iniziò un nuovo periodo della storia caratterizzato da un crescente fervore religioso. I primi calvari monumentali risalgono a quest’epoca. Quello di Tronoën è considerato il più antico e sorge sul luogo dove era un tempo un santuario celtico.
Il Calvario e la Cappella di Nostra Signora di Tronoën si ergono un po’ distanti dal villaggio di Saint-Jean-Trolimon, al limitare della baia di Audierne, in un paesaggio selvaggio di dune che scendono al mare. Sul calvario (1456-1460), l’Infanzia e la Passione del Cristo sono rappresentate su due fregi da 100 personaggi, caratterizzati da un’intensa animazione e da una forte originalità.
L’apice della costruzione realizzate in granito è la raffigurazione della Crocifissione dominante sull’altare. Intorno rilievi e gruppi di figure riproducono il racconto della Passione.
Cfr. I calvari di Bretagna, Storie di un incontro fra tradizione etnica e cristianesimo di G.Bini, G. Delfiore, R. Lolli, in L’Umana Avventura, aprile 1979
Calvario e Cappella di Notre Dame de Tronoen
Associazione dei 7 calvari monumentali della Bretagna
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