Albrecht Dürer, Salita al Calvario, silografia, 1509, Nürnberg, Germania. British Museum, London.
Nel 1511 l’artista curò la riedizione di alcune sue vecchie xilografie, come l’Apocalisse, e pubblicò una nuova serie della Passione, detta Passione Minore, per distinguerla dalla Grande Passione del 1497-1510. Si trattava di un’opera di formato minore ma, a dispetto del nome, ben più ambiziosa, composta da ben trentasei fogli con scene che spaziavano dalla Genesi al Giudizio Universale.
Santa Veronica col sudario è rappresentata nel foglio 22.
Sul retro del foglio è riportato l’ “Inno Saffico per il Volto di Cristo impresso nel velo della Veronica”. L’inno non è politicamente corretto ed è poco ecumenico, ma forse non suonava così tremendo nel 1500. Le ultime strofe suonano più classiche: “Così la donna amica, vedendolo coperto da puzzolente lerciume, lo pulì con il suo velo di lino, mentre il Redentore andava sotto il peso della croce. /E portò con sé gli stupendi Volti di Dio e dell’Uomo impressi nel puro lino. O Donna Felice concedi doni ancor più grandi di ciò che lodiamo. / Divina immagine che ora risiedi a Roma, ospite nella casa di Pietro, sei venerata nella sua illustre città, nella rocca del mondo.”
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