Santa Veronica con il velo, part., affresco, 1500-1599, Sacello di Santa Giustina, Padova, Italia.
Il Sacello nella Basilica di Santa Giustina fu costruito (tra il 450 e il 520) dal patrizio Opilione unitamente alla basilica, al sommo della cui navata destra era innestato, allo spigolo tra levante e mezzogiorno.
Orientato come la basilica, comunicava con questa mediante l’atriolo di occidente. È uno dei più begli esempi di quegli oratori, di cui l’antichità cristiana circondava i maggiori edifici di culto: oratori destinati a devozioni particolari di singole persone, fisiche o morali, e verso singoli Santi e anche a sepoltura di insigni personaggi. Più sviluppato e più perfetto dei più fra i sacelli analoghi, il Sacello di San Prosdocimo consta di un quadrato centrale, cui sono innestate quattro corte braccia coperte di volta a botte; il braccio orientale, absidato; il quadrato centrale è sormontato da cupola emisferica ad esso collegata mediante quattro pennacchi a quarto di sfera. Come nella basilica annessa, le pareti erano rivestite di tavole di marmi preziosi; dall’imposta degli archi in su tutto era coperto di mosaici. Oggi è abbellito da affreschi del XVI secolo con diverse figure di santi: tra gli altri Santa Veronica e Sant’Elena.
Foto Richard Stracke
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