Beniamino Simoni, Via Crucis, VI stazione, scultura, legno e gesso, 1752-1761, Santuario della Via Crucis, Cerveno (BS), Italia.
La Via Crucis è costituita da 198 figure lignee ospitate nelle nicchie (o Capèle) del Santuario di Cerveno. Si pensa che Simoni, per realizzare i suoi figuranti, abbia preso spunto proprio dagli abitanti di Cerveno.
La presenza di queste statue ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella vita dei cervenesi, tanto che ad esse è legato il rito della Santa Crus, una rapresentazione popolare che con cadenza decennale mette in scena le stazioni della Passione. Per realizzare i costumi si prendono a modello proprio le statue del Simoni.
La riscoperta di Beniamino Simoni si deve a Giovanni Testori: «Non so, infatti, dove mai il Simoni potesse trovare l’idea di quell’accumulo di teste e di “crape” che sporgon giù, come sassi e pietre, dal balcone dell’Incoronazione di spine, ovvero la curiosità animalesca di quanti si affacciano alle finestre della Flagellazione, se non proprio negli assistenti e nei popolani che stipano le zone alte dei cicli romaniniani di Bienno e di Breno..» (G. Testori, Beniamino Simoni a Cerveno, Grafo edizioni, Brescia 1976, p. 80).
Segnalata da Manu
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