1964

Ferdinando Scianna, Veronica nella processione del Venerdì Santo, fotografia, 1964, Petralia (Pa), Italia.

Ferdinando Scianna nel dicembre del 2020 pubblica con UTET Il viaggio di Veronica. Una storia personale del ritratto fotografico.

Nel libro usa l’immagine della Veronica. Perchè?

Un amico, raffinato scrittore e traduttore francese, Gérard Macé, una volta ha scritto: “Basta con questa metafora della Veronica come prima fotografa. Non se ne può più!”. E’ un luogo comune, è vero. Ma ci sta da dio. Arriva questa donna con un panno che appoggia sulla faccia di Gesù Cristo, piagato e insanguinato. E ne tira fuori… Non lo disegna, fa come uno strappo. Il ritratto lo fa Gesù a se stesso. E quella maschera di dolore diventa la sua immagine che attraversa la storia. E’ una dinamica che descrive un’esigenza di carattere esistenziale che da sempre c’è nell’uomo.

Giovannino e la luna, intervista a Ferdinando Scianna, Luca Fiore, Tracce, marzo 2021.


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