Dramma della Passione di Alsfeld, 1450-1499, Germania.
(lat.) E così vanno per crocifiggere Gesù e i ladroni. Seguono le figlie di Gerusalemme.
Anna e Caifa lo seguono. Veronica incontra Gesù e gli chiede l’immagine del suo Volto e dice:
Signore, mi chiamo Veronica
E ti seguo lontano e vicino
E voglio volentieri pregarti
… che non ti sia troppo pesante
Il peso che tu porti
E che, Signore, hai sulla schiena,
Che tu mi voglia dare un segno
Affinché io possa ricordare
La tua morte e la tua pena,
Gesù, mio amato creatore!
Il Salvatore risponde:
Ciò che tu desideri Veronica
Ti sia concesso:
Voglio farti secondo il tuo desiderio
Ti voglio dare un segno.
Affinché tu possa notare
Che io riconosco il tuo favore!
Abbi il segno della mia arte!
E così Veronica mostra ai giudei e ai figli di Gerusalemme e dice – (segue un lungo discorso di Veronica al popolo, in cui lei spiega come abbia pregato per avere un ricordo, e Gesù glielo abbia concesso.)
Mi chiese il mio velo:
lo prese nelle sue mani
e lo tenne premuto sul Volto
quindi apparve il suo Volto
proprio così come era trasformato.
Lei se ne va a paragonare questo Volto sofferente col Volto trasfigurato che si vedrà nell’ultimo giorno.
In Edizione di Grein. Cassel 1874, v. 5438.
Citato da Karl Pearson in La Veronica, Un contributo alla storia delle immagini di Cristo nel medioevo, Strasburgo, 1887 a pag. 19.
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