Marco d’Oggiono, I misteri della Passione, olio su tavola, 1518-1520. Collezione privata, Milano.
L’iconografia dell’opera di Marco d’Oggiono, col discepolo Giovanni che consola il Cristo nell’Orto degli Ulivi, è stata letta e interpretata dal teologo e storico d’arte Francesco Saracino tramite gli scritti di Arcangela Panigarola (1468-1525), priora del monastero di S. Marta uno dei fulcri della religiosità milanese.
Un Giovedì Santo, la mistica Arcangela presenzia a un evento che si verifica alla partenza degli angeli discesi a consolare Gesù (Lc 14, 43-44). Quando Gesù, tremando, per tanto era affranto, volle tornare dai discepoli, Giovanni si alzò per andargli incontro, e mentre Gesù sedeva su una pietra, lo abbracciò per sostenerlo e, vedendogli il volto pieno di lacrime e di sangue, glielo terse.
Nell’opera, Marco d’Oggiono riunisce anche il racconto della lavanda dei piedi nel Cenacolo. Egli mostra infatti Gesù che stringe un fazzoletto nella mano destra, mentre con la sinistra indica il piede del discepolo. Era nota allora la reliquia dell’asciugamano adoperato da Gesù durante la lavanda dei piedi, che si conservava a Roma nella basilica di S. Giovanni in Laterano.
Con la Riforma, l’iconografia di Giovanni che deterge il volto di Cristo, non ebbe seguito.
Ci sono invece alcune erudite fonti che, come Marco d’Oggiono, anticipano l’impressione del sudario di Cristo al momento dell’Agonia nell’Orto degli Ulivi, come quella di Pietro Mallio in occidente o, in oriente, l’omelia attribuita a Costantino Porfirogeneto (metà X sec.), che commemora la traslazione a Costantinopoli del mandylion di Edessa (15 agosto 944). L’autore afferma che “Quando Cristo stava per giungere alla sua passione volontaria, quando manifestò l’umana debolezza e fu visto mentre agonizzava e pregava, quando il suo sudore scendeva come gocce di sangue, secondo la parola del Vangelo, si dice che egli ricevette da uno dei suoi discepoli il pezzo di stoffa che ora si vede, e si deterse il sudore che stillava” L’omelia attesta quindi una tradizione che corrisponde in qualche modo al soggetto di Marco d’Oggiono, ma sembra che gli occidentali abbiano ignorato il dettaglio del discepolo che porge a Gesù il panno, oppure lo abbiano ritenuto inverosimile in termini di aderenza evangelica.
Cfr. Francesco Saracino, PASSIONIS MYSTERIA, UNA VISIONE DI MARCO D’OGGIONO
Vedi anche Francesco Saracino, Il Salvatore di Leonardo, Ed Insieme, 2014.
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