1634-1641

G.L. Bernini, Lorenzo Flori, Niccolò Menghini, Nicchia superiore pilone della Veronica, reliquiario, marmi policromi, rilievo, 1634-1641, Basilica di San Pietro, Roma, Città del Vaticano.

Nel gennaio del 1623 la Congregazione di San Pietro sollecitò proposte per l’allestimento e la decorazione della nicchia superiore del pilone della Veronica nel quale nel 1606 erano state riposte le reliquie del sudario e della lancia: “Si faccia sapere a chi vorrà far modelli per adornamento della nicchia dove sta la Santa reliquia del volto santo di N.S. et il ferro della lancia, che li faccino et li portino à vedere nella Cong.ne per potersi fare elettione del pensiero secondo il bisogno”.

Il progetto realizzato del Bernini, propone uno schema, riccamente decorato, identico nei quattro piloni: il balcone per l’ostensione della reliquia con un cancello in bronzo dorato, affiancato da due colonne tortili, recuperate dal ciborio della basilica costantiniana, con al centro un rilievo in marmo bianco con angeli che mostrano la reliquia secondo la tipologia dell’Arma Christi nell’Ultimo Giorno; sopra il timpano dell’edicola, quattro angeli in un cielo dorato con un cartiglio.

L’altorilievo della nicchia, opera di Niccolò Meneghini, rappresenta il sudario della Veronica osteso da un angelo mentre un angelo più piccolo adora la reliquia faccia a faccia. Il cielo escatologico, rappresentato da marmi colorati e alabastro, è stato realizzato da Lorenzo Flori. Nella semicupola dorata, il motto è di sole tre parole: “Faciem tuam deprecabuntur” – “Imploreranno il tuo Volto”. Secondo la lettura di Preimesberger il testo rimanda al salmo 45 e al libro di Giobbe.  Il salmo 45 cita le figlie di Tiro (“Le figlie di Tiro onoreranno il tuo Volto…”) e santa Veronica, secondo una variante della leggenda, proveniva da Tiro. Sembra però più importante la seconda citazione, tratta dal libro di Giobbe (Vulgata Iob, 11, 19) “Et deprecabuntur faciem tuam plurimi”: “molti adoreranno il tuo volto”. La reliquia unita al versetto si presta a diverse letture. Letteralmente indica l’adorazione della reliquia all’interno del pilastro, e si tratterebbe di un vaticinium ex eventu, perché nel presente del 1630 la reliquia è onorata già da molto tempo; il tono apologetico del motto sembra rispondere alle critiche che Martin Lutero mosse alla reliquia romana. Teologicamente, il “volto” di Dio velato nell’Antica Alleanza, nella Nuova Alleanza è reso manifesto in Cristo, il cui volto è raffigurato sul velo. Tuttavia il motto, redatto al futuro: “Imploreranno il tuo Volto”, richiama l’espressione di san Paolo: “Ora vediamo in modo confuso, come in uno specchio; ma allora vedremo faccia a faccia”. La reliquia profetizza quindi la visione finale quando, dopo il Giudizio, al singolo credente toccherà la visione diretta di Dio faccia a faccia. 


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