XVIII-XIX

Velo della Veronica, insegna di pellegrinaggio, 1700-1899. Contrada Santa Giusta, Lanciano.

contradaSantaGiusta

Sul retro l’insegna è datata 1934.

Dal 2010, dopo 25 anni di interruzione, un gruppo di giovani di Lanciano, Contrada Santa Giusta,  ha ripreso la tradizione di raggiungere a piedi il Santuario di Manoppello per la festa del Volto Santo della terza domenica di maggio.

Nel 1703 viene fatta la prima processione dal Santuario a Manoppello. Dal 1750 è fissata alla terza domenica di maggio. Da sempre sono affluite compagnie di pellegrini che per consuetudini si collocano in testa alla processione.

Padre Filippo da Tussio nelle sue “Memorie storiche del Volto Santo” (1875) descrive efficacemente la festa di maggio “alla quale concorrevan numerose popolazioni non solo dal paese circonvicino, ma anche da luoghi lontani”, sottolineando come il paese accogliesse “le molte e numerose compagnie di pellegrini provenienti da lontani paesi, dai vespri del venerdì sino al mattino di domenica. È un continuo arrivar di Pellegrini, ed un continuo accoglimento che loro si fa da manoppellesi e quindi tributare insieme i loro omaggi al V.S.“.

Fino agli anni sessanta, molti pellegrini trovavano ospitalità in case e stalle del paese, mentre altri preferivano addormentarsi sul nudo pavimento del santuario, come in altri santuari, praticando l’antico rito della “incubazione” (incubatio), cui la devozione popolare attribuiva effetti penitenziali (cfr. V. Cianfarani, Culture Adriatiche antiche d’Abruzzo e Molise, 1978, p. 109).

Cfr. Antonio Bini, La processione di maggio e la devozione popolare – le compagnie di pellegrini (PDF)  in Bollettino Volto Santo 1/2011

 


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