Gian Lorenzo Bernini, Cappella di Santa Veronica, 1630-1633, Grotte Vaticane, Basilica di San Pietro, Città del Vaticano.
Ai piedi dei quattro pilastri che sorreggono la cupola della basilica di San Pietro, al livello delle Grotte (spazio ricavato tra il pavimento della nuova basilica e l’antica basilica costantiniana) si aprono quattro piccole cappelle dedicate alle reliquie maggiori: il Sudario della Veronica, la Lancia del centurione romano Longino, il capo di sant’Andrea e i frammenti della Vera Croce ritrovati dall’Imperatrice Elena. Le cappelle, progettate da Gian Lorenzo Bernini sotto il pontificato di Urbano VIII, sono visibili dalla basilica attraverso un’apertura nel piedistallo delle statue colossali. In un primo momento gli altari avrebbero dovuto essere posizionati nelle nicchie a livello del pavimento ma, dopo che il papa rigettò diverse proposte – probabilmente perché i celebranti avrebbero voltato le spalle all’altare maggiore al centro della crociera -, Bernini trovò la soluzione di inabissarli. Così si creò un’analogia con le cripte delle chiese medievali che custodivano le reliquie dei martiri, anche se, paradossalmente, nella basilica, il fedele scendendo nella cappella si allontana dalla reliquia venerata, custodita nella nicchia superiore del rispettivo pilastro.
Le pale musive degli altari sono state realizzate da Fabio Cristofari nel 1682 dagli originali dipinti da Andrea Sacchi negli anni 1633-34. Le pareti a volta delle cappelline e dei corridoi d’accesso vennero affrescate da Carlo Pellegrini prima della collocazione delle statue nelle nicchie, e, poiché solo la statua del Mochi rimase nella disposizione originale, gli affreschi delle altre cappelline non sono pertinenti col santo cui è dedicato l’altare.
Sempre nelle Grotte, nella cappella della Madonna del Bottaccio, Giovan Battista Ricci ha raffigurato i cibori che custodivano le reliquie nell’antica basilica.
Oggi le reliquie della Vera Croce e della Lancia sono custodite insieme al Sudario nel pilone della Veronica, la reliquia del capo di Sant’Andrea è stata restituita da Paolo VI nel 1964 alla cattedrale di Patrasso, in Acaia.
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