Simon Usakov (dopo), Mandylion, icona, 1730-1740, Russia. Palazzo Pitti, Museo delle icone russe, Firenze, Italia.

Nell’aureola del Salvatore compare il monogramma divino ΩОН (Colui che è), mentre in basso corre l’iscrizione НЕРУКОТВОРЕННЫ ОБРАЗ (Icona Acheropita, cioè «non dipinta da mano umana»).
L’introduzione degli angeli che venerano la sacra effigie, raffigurati a partire dal XV secolo in icone prodotte in Ucraina e nelle regioni più a ovest della Russia, Questa icona e molte altre provenienti dalla Russia centrale riflettono forse l’influenza dell’iconografia occidentale della Veronica. L’icona assume in questo modo un carattere più solenne, ostentazione di Cristo re vittorioso sulla morte.
Questo modello iconografico ebbe ampia diffusione in seguito al trasferimento nel 1647, nella chiesa del Salvatore a Mosca, di un icona miracolosa con questo soggetto proveniente da Chlynov (Kirov).
Segnalata da Oscar
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