Lucio Dalla, INRI, poesia, in Il contrario di me, 2007, Italia.
I.N.R.I.
Tra miglia e mondi te ne vai e splendi
o appeso in croce in un garage
io non ho dubbi Tu esisti e splendi
con quel viso da ragazzo con la barba senza età
ci guardi e splendi di cercarti io non smetterò
abbiamo tutti voglia di parlarti mi senti mi senti
Ah
Sono Tuo figlio anch’io Dio
Sono Tuo figlio anch’io Dio Dio
Tra i cani zoppi ti confondi e splendi
nei cartoni che son case per chi non le ha
ti ho visto che splendi
di chiamarti io non smetterò
abbiamo tutti voglia di abbracciarti
mi senti
mi senti
Ah
Sono Tuo figlio anch’io Dio
Sono Tuo figlio anch’io Dio
Su una nave colma Tu ti stringi
ma splendi
nei dipinti insieme ai diavoli e a Maria
di colpo ritorni
inseguirti io non smetterò
abbiamo tutti voglia di fermarci
mi senti mi senti
Ah
Aiutami fratello mio mio
parlarci tu con Dio con Dio
Sono Suo figlio anch’io anch’io
parlaci tu con Dio con Dio
Fratello mio fratello mio parlaci tu con Dio
Fratello mio fratello mio parlaci tu parlaci tu con Dio.
Dalla cantò I.N.R.I. a Loreto davanti a Benedetto XVI in occasione del grande raduno con i giovani delle diocesi italiane.
Segnalato da Mario
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