Ugo da Carpi, Santa Veronica con il velo tra i santi Pietro e Paolo, pala, olio su tavola, 1525 ca., ciborio della Veronica, Basilica di San Pietro, Roma, Italia. Città del Vaticano, Reverenda Fabbrica di San Pietro.
La pala è stata realizzata per l’altare del Ciborio della Veronica in San Pietro, probabilmente per l’Anno Santo del 1525.
Permette di datarla il disegno preparatorio del Parmigianino che fu a Roma tra il 1524 e il 1527. Ugo da Carpi segue fedelmente il disegno tranne nel volto di Cristo che rappresenta scuro, con gli occhi aperti e senza segni di sofferenza, in linea con le copie del Vaticano e di Genova. La linea del contorno del volto presenta un disegno diverso più simile a quello della cornice d’oro di Jaen.
Sulla tavola si legge tuttora l’iscrizione «per Ugo de Carpi intaiatore, fata senza penelo» di cui racconta il Vasari. « [Ugo da Carpi] sebbene mediocre pittore, fu nondimeno in altre fantasticherie d’acutissimo ingegno. E perché, come ho detto, fu costui dipintore, non tacerò ch’egli dipinse a olio senza adoperare pennello, ma con le dita, e parte con suoi altri instrumenti capricciosi una tavola che è in Roma all’altare del Volto Santo; la quale tavola, essendo io una mattina con Michelagnolo a udir messa al detto altare, e veggendo in essa scritto che l’aveva fatta Ugo da Carpi senza pennello, mostrai ridendo cotale inscrizione a Michelagnolo; il quale, ridendo anch’esso, risposar “Sarebbe stato meglio che avesse adoperato il pennello, e l’avesse fatta di miglior maniera”. Sulla tavola vi si legge tuttora l’iscrizione “per Ugo de Carpi intaiatore, fata senza penelo”. »
Vasari, Vita di Marcantonio Bolognese e di altri intagliatori di stampe, parte III.
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